Al DSÈVOD, Maurizio Trapelli

È dal 1612 che s’aggira, spirito beffardo ed arguto, tra i - nostòr bórogh -, occupando le umane sembianze di parmigiani predestinati i quali ne assorbono le caratteristiche con il solo scopo d’iniettare nei cittadini una parmigianità da non perdersi affinché, nella pluralità, le nostre origini siano ben chiare, il - Discèvido ( insipido) -, al Dsèved o al Dsèvod.
Dal 2007, in sostituzione di Alberto Bardiani e per richiesta della Presidente della Famija Pramzana, Anna Maria Dall’Argine, al Dsèvod si è impossessato del fisico prestante e signorile di Maurizio Trapelli, nato, guarda combinazione, alle ore 23,45 del 23 Giugno1947, S.Giovanni, notte - sacra- per i parmigiani. Maurizio, figlio di Mario, un combattente che fu prigioniero dei francesi e che, tornato in città, fu assunto nel corpo dei Vigili Urbani, ha due sorelle; frequenta, abitando in via P. Torelli, le Elementari nelle vicine “A. Mazza” e “Pezzani”, poi si diploma Elettricista Installatore alle Industriali con l’amarezza, ancora presente, di non poter essere stato iscritto all’Istituto Tecnico a causa del numero chiuso per gli studenti.
A 16 anni , nei cantieri, impara – a fumär, a bevòr ed a parlär in dialètt -.
A 18 anni, in una scuola di apprendistato per elettricisti, conosce Claudia Dazzi, - ‘na gran béla ragasa – che lavora in una Ditta di avvolgimenti per motori elettrici e, nonostante il distacco per il periodo militare, - l’amor al crèssa – così la sposerà nel 1972.
Alpino, milita nell’artiglieria da montagna della Brigata Julia a Tarvisio ( UD) come centralinista del Reparto Comando per poi svolgere l’attività di elettricista, che continuerà al ritorno a Parma aprendo un negozio in B.go G. Tommasini dove la mamma Erina lo aiuterà. Nel ’78 nasce Gabriele e Maurizio fa il – mammo – per aiutare Claudia, dato che il piccolo dorme poco e preferisce – sgazolèr -; questo crea ancora di più un legame tra padre e figlio, legame che è tale ancor oggi pur se, verso i 13 anni, il ragazzino inizia a dedicarsi anche ad altre compagnie per cui il genitore si ritiene – sedotto ed abbandonato -. Orgoglioso però, Trapelli senior afferma che, tra una poppata e l’altra, junior ha ereditato da lui due passioni: una per il primo amore sportivo, il baseball ( Maurizio ha giocato 5 – 6 anni, arrivando in serie C con la San Michele, come terza base o esterno centro, Gabriele ha lanciato per 10 anni nella Micheli alla Crocetta) e la seconda per il suo medesimo lavoro; infatti il giovane, perito elettronico, è tecnico commerciale alla F&F FAAC AUTOMATISMI. Mentre il figlio cresce dandogli solo soddisfazioni, Trapelli lavora per la Cassa di Risparmio i cui dirigenti, vista la sua serietà e perizia nell’ attività, gli propongono di entrare a lavorare come elettricista, addetto soprattutto agli impianti d’allarme, cosa che fa per tre anni, finché è promosso nel reparto Sicurezza, dove si dedica anche agli impianti antincendio, a quelli delle casseforti, del caveau…, con turni di reperibilità notturna durante i quali gli capita più di una volta di essere chiamato in seguito ad assalti alle Agenzie dell’Istituto Bancario.
Infine, dopo 34 anni in Banca, Maurizio si gode la pensione e si dedica a tante attività, alcune nate proprio nel Cral della Cassa nella cui Sezione Calcio è Presidente da 24 anni, portando il numero di 12-13 colleghi a circa 60, 40 maschi e 20 femmine, detentori di 2 titoli di campionati amatoriali maschile e di 1 torneo femminile ( calcio a 7 e calcio a 5) con i Dirigenti che tifano per la sua Presidenza in tutte le sezioni italiane. Non bastasse, Trapelli è anche Responsabile degli Osservatori di Campo (o Commissari) UISP, orgogliosamente unico a livello nazionale.
Per 26 anni Arbitro nella Lega Calcio dell’ UISP, è prima tesoriere e poi responsabile del Settore Arbitrale ed è così che un altro arbitro, Franco Greci, eccezionale attore dialettale, lo - trascina verso il destino di Dsèvod -. È Franco - dalle mille iniziative - che riesce a formare un gruppo per racimolare soldi da offrire in opere di beneficenza e così nasce, unica in Italia, la Compagnia Dialettale degli Arbitri “I Fis’cén ‘d l’ UISP” che, scaturita un po’ per scherzo, sono 18 anni che dà opere nel nostro bel dialetto, con 6 – 7 rappresentazioni annuali in vari Circoli cittadini. È sempre Franco che lo introduce nella dialettale della Famija Pramzana, dove conosce l’indimenticabile capocomico Gigi Frigeri e fa il suggeritore per 12 anni, finché diventa ottimo attore nella Compagnia e anche la Maschera della Città, maschera che propone in tutto il suo valore culturale. Al Dsèvod diventa anche Testimonial AVIS ed accorre ovunque Autorità o semplici cittadini abbiano bisogno di dare un’immagine realistica e parmigiana delle proprie opere.
Invitato a partecipare a diversi Carnevali, quali quelli di Varallo Sesia, Modena, Mirandola, Malcesine…, conosce le altre Maschere Italiane.
Da due anni, Maurizio sta realizzando un proprio Sogno, come lo definisce: è ideatore e promotore del progetto “Rassegna Nazionale Maschere Allegoriche” ed è Presidente del Comitato Promotore.
La prima rassegna, 19 – 20 Maggio 2012 ha visto la partecipazione di oltre 200 maschere e nella seconda, 25 - 26 Maggio 2013, dato l’entusiasmo ed il successo, se ne aspettano molte di più. Scopo del progetto è quello di creare nella nostra città un incontro di tradizioni e culture italiane.
Anche l’Associazione “I Nostri Borghi”, insieme ad altre e con l’appoggio assolutamente favorevole delle Autorità cittadine, ha aderito con entusiasmo e partecipazione, dall’anno scorso, alla realizzazione del progetto per amore della Città Ducale e delle sue tradizioni;
si onora anche di avere il nostro infaticabile, disponibile ed intelligente Dsèvod come tutor per le proprie iniziative ludiche e culturali del 2013.
Dal 2007, in sostituzione di Alberto Bardiani e per richiesta della Presidente della Famija Pramzana, Anna Maria Dall’Argine, al Dsèvod si è impossessato del fisico prestante e signorile di Maurizio Trapelli, nato, guarda combinazione, alle ore 23,45 del 23 Giugno1947, S.Giovanni, notte - sacra- per i parmigiani. Maurizio, figlio di Mario, un combattente che fu prigioniero dei francesi e che, tornato in città, fu assunto nel corpo dei Vigili Urbani, ha due sorelle; frequenta, abitando in via P. Torelli, le Elementari nelle vicine “A. Mazza” e “Pezzani”, poi si diploma Elettricista Installatore alle Industriali con l’amarezza, ancora presente, di non poter essere stato iscritto all’Istituto Tecnico a causa del numero chiuso per gli studenti.
A 16 anni , nei cantieri, impara – a fumär, a bevòr ed a parlär in dialètt -.
A 18 anni, in una scuola di apprendistato per elettricisti, conosce Claudia Dazzi, - ‘na gran béla ragasa – che lavora in una Ditta di avvolgimenti per motori elettrici e, nonostante il distacco per il periodo militare, - l’amor al crèssa – così la sposerà nel 1972.
Alpino, milita nell’artiglieria da montagna della Brigata Julia a Tarvisio ( UD) come centralinista del Reparto Comando per poi svolgere l’attività di elettricista, che continuerà al ritorno a Parma aprendo un negozio in B.go G. Tommasini dove la mamma Erina lo aiuterà. Nel ’78 nasce Gabriele e Maurizio fa il – mammo – per aiutare Claudia, dato che il piccolo dorme poco e preferisce – sgazolèr -; questo crea ancora di più un legame tra padre e figlio, legame che è tale ancor oggi pur se, verso i 13 anni, il ragazzino inizia a dedicarsi anche ad altre compagnie per cui il genitore si ritiene – sedotto ed abbandonato -. Orgoglioso però, Trapelli senior afferma che, tra una poppata e l’altra, junior ha ereditato da lui due passioni: una per il primo amore sportivo, il baseball ( Maurizio ha giocato 5 – 6 anni, arrivando in serie C con la San Michele, come terza base o esterno centro, Gabriele ha lanciato per 10 anni nella Micheli alla Crocetta) e la seconda per il suo medesimo lavoro; infatti il giovane, perito elettronico, è tecnico commerciale alla F&F FAAC AUTOMATISMI. Mentre il figlio cresce dandogli solo soddisfazioni, Trapelli lavora per la Cassa di Risparmio i cui dirigenti, vista la sua serietà e perizia nell’ attività, gli propongono di entrare a lavorare come elettricista, addetto soprattutto agli impianti d’allarme, cosa che fa per tre anni, finché è promosso nel reparto Sicurezza, dove si dedica anche agli impianti antincendio, a quelli delle casseforti, del caveau…, con turni di reperibilità notturna durante i quali gli capita più di una volta di essere chiamato in seguito ad assalti alle Agenzie dell’Istituto Bancario.
Infine, dopo 34 anni in Banca, Maurizio si gode la pensione e si dedica a tante attività, alcune nate proprio nel Cral della Cassa nella cui Sezione Calcio è Presidente da 24 anni, portando il numero di 12-13 colleghi a circa 60, 40 maschi e 20 femmine, detentori di 2 titoli di campionati amatoriali maschile e di 1 torneo femminile ( calcio a 7 e calcio a 5) con i Dirigenti che tifano per la sua Presidenza in tutte le sezioni italiane. Non bastasse, Trapelli è anche Responsabile degli Osservatori di Campo (o Commissari) UISP, orgogliosamente unico a livello nazionale.
Per 26 anni Arbitro nella Lega Calcio dell’ UISP, è prima tesoriere e poi responsabile del Settore Arbitrale ed è così che un altro arbitro, Franco Greci, eccezionale attore dialettale, lo - trascina verso il destino di Dsèvod -. È Franco - dalle mille iniziative - che riesce a formare un gruppo per racimolare soldi da offrire in opere di beneficenza e così nasce, unica in Italia, la Compagnia Dialettale degli Arbitri “I Fis’cén ‘d l’ UISP” che, scaturita un po’ per scherzo, sono 18 anni che dà opere nel nostro bel dialetto, con 6 – 7 rappresentazioni annuali in vari Circoli cittadini. È sempre Franco che lo introduce nella dialettale della Famija Pramzana, dove conosce l’indimenticabile capocomico Gigi Frigeri e fa il suggeritore per 12 anni, finché diventa ottimo attore nella Compagnia e anche la Maschera della Città, maschera che propone in tutto il suo valore culturale. Al Dsèvod diventa anche Testimonial AVIS ed accorre ovunque Autorità o semplici cittadini abbiano bisogno di dare un’immagine realistica e parmigiana delle proprie opere.
Invitato a partecipare a diversi Carnevali, quali quelli di Varallo Sesia, Modena, Mirandola, Malcesine…, conosce le altre Maschere Italiane.
Da due anni, Maurizio sta realizzando un proprio Sogno, come lo definisce: è ideatore e promotore del progetto “Rassegna Nazionale Maschere Allegoriche” ed è Presidente del Comitato Promotore.
La prima rassegna, 19 – 20 Maggio 2012 ha visto la partecipazione di oltre 200 maschere e nella seconda, 25 - 26 Maggio 2013, dato l’entusiasmo ed il successo, se ne aspettano molte di più. Scopo del progetto è quello di creare nella nostra città un incontro di tradizioni e culture italiane.
Anche l’Associazione “I Nostri Borghi”, insieme ad altre e con l’appoggio assolutamente favorevole delle Autorità cittadine, ha aderito con entusiasmo e partecipazione, dall’anno scorso, alla realizzazione del progetto per amore della Città Ducale e delle sue tradizioni;
si onora anche di avere il nostro infaticabile, disponibile ed intelligente Dsèvod come tutor per le proprie iniziative ludiche e culturali del 2013.

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Dsevod: la maschera di Parma spiega chi è, le sue origini, perchè si chiama così
Ringraziamo Fabio Amadei autore del video